La leggenda della magnitudo e dell’intensità

di Marco Mucciarelli 4 giugno 2012

Un giorno si dovrebbe scrivere un libro sulle leggende urbane post-terremoto.
Ringrazio Fausto Casini, presidente dell’ANPAS, per avermi segnalato e chiesto di smentire le due più diffuse che circolano tra gli ospiti dei campi di assistenza da loro gestiti.

Leggenda 1) L’INGV fornisce magnitudo inferiori a 6 perchè così lo stato e le assicurazioni non pagano i danni

Questa leggenda nasce da un errore fatto da un giornalista dopo il terremoto dell’Aquila, quando scrisse che lo Stato non avrebbe ammesso ai benefici post-terremoto quei comuni dove la magnitudo era stata inferiore a 6. Si era confuso con l’intensità Mercalli. In effetti l’intensità 6 delimitava le zone di intervento e ammissione ai benefici per un semplice motivo: in questa scala che misura gli effetti del terremoto viene definito sesto grado quello al quale iniziano i danni seppure lievi.
La magnitudo è un numero con il quale viene etichettato il terremoto per dire quanta energia ha rilasciato la faglia che si è mossa, non varia da comune a comune.
Le assicurazioni non hanno un limite di magnitudo, al massimo un limite inferiore di danni in franchigia. Se subiamo un incidente in auto ci pagano le riparazioni, non conta se ci hanno tamponato a 59 o 61 km/h. Ad esempio a Lorca (Spagna), le assicurazioni stanno ripagando i danni di un terremoto M=5.1.
Per chi vuole saperne di più ecco due siti che descrivono pro e contro delle assicurazioni sul terremoto:
http://www.cbsnews.com/8301-505144_162-57319955/earthquake-insurance-8-things-you-need-to-know/
http://bucks.blogs.nytimes.com/2011/09/07/is-earthquake-insurance-worth-the-cost/

Leggenda 2) I siti stranieri danno sempre magnitudo più grandi, l’INGV ci nasconde qualcosa

Esistono vari tipi di mangnitudo: quella locale o Richter (Ml) che si misura entro 500 km dall’epicentro dalla massima ampiezza delle onde S (la componente volgarmente detta “ondulatoria”),
la Mb che si misura a distanze maggiori sull’ampiezza delle onde P (la componente detta “sussultoria”), la Ms che si misura sulle onde che arrivano per ultime (onde di superficie), la Magnitudo Momento, la Magnitudo Durata, la Magnitudo Energia….
E’ come dire che voglio conoscere una lunghezza ma confronto una misura in metri con una misura in piedi o yarde o (come diceva Francesco Guccini) in bracci, pertiche e pezzoloni.
Anche nella stessa scala non è semplice stimare la mamgnitudo che viene calcolata come media di diverse stazioni. Se uso stazioni sismiche diverse la media può essere diversa.
Se non credete che le scosse del 29 e di ieri sera siano state più piccole della prima guardatele qui sotto nella stessa scala, registrate dalla stessa stazione sismologica. Anche un non sismologo vede la differenza.

Detto questo sulle difficoltà di comparare diverse magnitudo da diversi enti la teoria “complottistica” viene smontata proprio dal terremoto di ieri sera. L’INGV è stato l’unico a dare una magnitudo superiore a 5 mentre USGS, CSEM, e GFZ sono tutti sotto a 5, come si vede dalle immagini qui sotto.

L'articolo originale lo trovi sul sito di terremoti, sismologia ed altre sciocchezze

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