La raccolta differenziata in Italia sta crescendo, ed è alla pari rispetto alla media dei 27 Paesi dell’Unione Europea: ad affermarlo è un’indagine riferita al periodo 2001-2010 dell’EEA, l’Agenzia Europea per l’Ambiente. Il 36% dei rifiuti solidi urbani prodotti in Italia nel 2010 (ultimo dato disponibile) è stato riciclato con successo: la percentuale è più che raddoppiata in dieci anni, se si considera che nel 2001 soltanto il 17% dei rifiuti veniva recuperato.
A livello europeo la percentuale media si attesta sul 35%: i Paesi più virtuosi sono l’Austria (63%) la Germania (62%) il Belgio (58%) l’Olanda (51%) e la Svizzera (51%), mentre sono praticamente ancora ferme allo 0% le ‘new entries’ dell’UE Romania e Bulgaria.
Il risultato dell’Italia ha un sapore dolce-amaro. Senza i Paesi dell’Est ad abbassare la media, l’Italia si ritroverebbe a rincorrere. E’ vero anche però che rispetto agli altri maggiori Paesi europei, non ce la caviamo malaccio: il Regno Unito è poco sopra di noi al 39%, la Francia solo al 35%, la Spagna al 30%. Inoltre, l’Italia mostra un tasso di crescita annuale di tutto rispetto: dal 2001 al 2010 la percentuale di rifiuti riciclati sul totale prodotto è aumentata in media del 2% annuo. Il miglior risultato annuale si registra proprio nell’ultimo anno: tra il 2009 e il 2010 la raccolta differenziata ha fatto segnare un +6% sull’anno precedente.
Ciò fa ben sperare per quanto riguarda il raggiungimento dei target fissati dall’Europa: difatti entro il 2020 tutti i Paesi membri dovranno raggiungere almeno il 50% di rifiuti solidi urbani riciclati. Secondo le proiezioni dell’EEA, mantenendo l’attuale tasso di crescita, l’Italia dovrebbe essere in grado di raggiungere il target con 1-3 anni di anticipo sulla deadline. Altrettanto non si potrebbe dire invece della Francia, che ha avuto un tasso di crescita più basso ed è chiamata a uno sforzo ulteriore se vuole rispettare gli impegni.
Il rapporto EEA sull’Italia analizza anche la situazione regione per regione: nel 2010 le regioni più virtuose erano il Veneto (59% di raccolta differenziata), il Trentino Alto Adige (58%) , il Piemonte (51%) e il Friuli Venezia Giulia (49%). Le regioni più indietro erano invece al Sud: maglia nera è la Sicilia (9%) preceduta di poco da Calabria (12%) Molise (13%) e Basilicata (14%). Una sorpresa arriva dall’andamento tra il 2008 e il 2010: le regioni che hanno incrementato di più la raccolta sono la Campania (+14% in due anni, raggiungendo un ottimo 32% nel 2010), le Marche (+13%, 39% nel 2010) e la Sardegna (+10%, 45% nel 2010), migliore regione del Sud.
Fonte: EEA. Il rapporto completo sull’Italia in lingua inglese è scaricabile a questo indirizzo.