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Piano casa in Sardegna: coste a rischio

di luca.pistolesi 12 ottobre 2011

Il piano casa della Sardegna potrebbe essere approvato in tempi molto brevi. E’ quello che si augura la maggioranza di centrodestra del consiglio regionale sardo, che ha presentato il disegno di legge regionale, nel tentativo di rilanciare l’economia. E’ quello che temono, invece, le opposizioni e le associazioni ambientaliste, che lo considerano l’attacco definitivo alle coste sarde.

Secondo l’ex governatore Renato Soru, che aveva firmato il piano di salvaguardia delle coste durante il suo mandato, il piano casa è un cavallo di Troia, “perché finge di essere utile a famiglie e piccole imprese e, invece, farà tabula rasa della Sardegna, permettendo il sacco della Sardegna, in modo semplice: cancellando le norme di salvaguardia”.

In Sardegna è già in vigore fino al 31 ottobre 2011 una prima versione del piano casa, che permette di ampliare la cubatura degli edifici residenziali anche del 20-30%. Attualmente è possibile ampliare gli edifici fuori dai centri storici: per quelli dentro serve invece l’autorizzazione del Comune. Però, nella fascia di salvaguardia delle coste, cioè nei 300 metri dal bagnasciuga, il piano casa non è applicabile. Il nuovo piano casa vorrebbe “ammorbidire” questo vincolo, eliminando l’obbligo di mantenere l’aspetto della forma originaria dell’edificio. Modifiche che il centrodestra definisce “trascurabili”, ma che potrebbero aprire alla corsa al cemento sulle coste, secondo l’opposizione.

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