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La Russia rifiuta le scorie nucleari francesi

di luca.pistolesi 8 giugno 2010
Immagine: Greenpeace.com

Immagine: Greenpeace.org

La Russia non accetterà più di ricevere scorie radioattive dalle centrali nucleari francesi. La notizia è arrivata dopo le numerosissime iniziative che Greenpeace e altre associazioni ambientaliste hanno messo in pratica per denunciare questo processo, in vigore dagli anni 70.

La società francese AREVA, proprietaria di alcune centrali nucleari del distretto di Tricastin, insieme alla multiutility EDF erano solite trasportare le scorie radioattive prodotte su alcuni treni merci, che attraversavano tutto il territorio francese per arrivare al porto di Cherbourg – Le Havre, dove venivano caricate su navi e partivano alla volta di San Pietroburgo, in barba a tutte le convenzioni internazionali sul trasporto e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi e alla legge russa. AREVA stessa ha dichiarato che il contratto con la Russia, in vigore dal lontano 1972, sarebbe dovuto terminare nel 2012, ma che proprio la parte russa ha deciso di interromperlo in anticipo.

A partire dal prossimo 11 luglio, dunque, le scorie radioattive dovranno trovare una nuova collocazione. In un comunicato ufficiale Greenpeace, che pure festeggia la vittoria di anni di battaglie, si chiede polemicamente che fine faranno le scorie, ora che la Russia smetterà di essere quella discarica che è stata per quasi 40 anni. AREVA ha fatto sapere che per ora le scorie saranno stoccate nei siti di produzione.

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