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Jungo: mobilità sostenibile all'ennesima potenza

di luca.pistolesi 8 febbraio 2010
Una ragazza mostra la sua tessera Jungo

Una ragazza mostra la sua tessera Jungo

“Vai nella mia stessa direzione? Allora perché prendere due macchine, ne basta e ne avanza una“. Questa, in estrema sintesi, è la filosofia di Jungo, un’iniziativa che si autodefinisce “la risposta agile alla mobilità”. L’idea è venuta a un gruppo di persone di Trento, che cercano ora di coinvolgere altri gruppi di persone in tutta Italia.

Il meccanismo di adesione è piuttosto semplice, basta iscriversi a Jungo: possono farlo tutte le persone prive di precedenti penali rilevanti, pagando una quota di 15 euro. Jungo fornirà a ciascun iscritto una tessera nominale, corredata con una fotografia dell’iscritto. A questo punto la persona potrà mettersi sulla direttrice di traffico che deve percorrere, mostrando agli automobilisti di passaggio la tessera.

Quando passerà un altro utente Jungo, questi si fermerà e “raccoglierà” l’utente che chiede il passaggio. Per garantire maggiori livelli di sicurezza, i gestori del servizio hanno previsto un sms preventivo che chi viene caricato deve inviare alla centrale con il numero di tessera di chi lo carica: in questo modo sarà scoraggiato qualsiasi comportamento inadeguato, poiché la centrale sarà informata di chi è entrato in contatto con chi e a che ora.

Eseguite queste operazioni, le due persone proseguiranno insieme per il tragitto comune, al termine del quale la persona caricata pagherà una parte del viaggio (seguendo una tabella costi di 0,20 euro fissi + 0,10 euro per chilometro percorso). Gli organizzatori sostengono che basta raggiungere una massa critica del 1% degli abitanti di un territorio (ad esempio, 2.900 persone a Rimini, 8.500 a Verona…) perché i tempi di attesa per incrociare un altro utente si riducano a soli 5 minuti di media.

Jungo è attualmente soltanto un progetto. L’idea però è originale e utile: saremmo curiosi di vedere come potrebbe funzionare qualora qualche amministrazione cittadina decidesse di valorizzare questa proposta.

3 risposte a “Jungo: mobilità sostenibile all'ennesima potenza”

  1. enrico gorini ha detto:

    ATTENZIONE, non è più solo un progetto: ci sono più di 500 tesserati in tutta italia, di cui 370 trentini, molti dei quali stanno spostandosi lasciando l’auto a casa, e imbarcandosi con chi capita, con un tempo medio di attesa (“T.M.A.”) di 7.2 min per i maschi e 3.5 per le femmine (dati sett-nov 2009).
    LA COSA FUNZIONA ! gli scettici e i pessimisti patentati sono serviti !
    INoltre, l’associazione è di Rimini, abbiamo puntato sul trentino per iniziare da un territorio che presenta aspetti di vantaggio specifico.
    Infine, si noti che in questa fase di lancio, e fino a nuovo ordine, TUTTI GLI AUTOMOBILISTI sono invitati ad accostare: loro sono sempre in sicurezza (vd.www.jungo.it_sicurezza.it), lo jungonauta dal canto suo può usare comunque il tracciamento del passaggio. Tutti guadagnano, tranne i produttori petroliferi e (forse) i costruttori di automobili.

  2. luca.pistolesi ha detto:

    Ringraziamo Enrico Gorini per le sue precisazioni e lo invitiamo a tenerci informati sugli sviluppi di questa bella iniziativa

  3. ENRICO ha detto:

    ora siamo diventati 752, di cui 495 in Trentino.
    La provincia di Bergamo sta lanciando jungo nel suo territorio, e sono in procinto di fare altrettanto altre due province.
    La logica e l’intelligenza si stanno imponendo!
    enrico