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“Io non vi voto”, la (buona) provocazione di Greenpeace

di luca.pistolesi 21 novembre 2012

La nuova campagna di Greenpeace Italia sta avendo un grande successo. “Io non vi voto“, questo il suo titolo, è un’iniziativa che vuole sollecitare i candidati alla guida del Paese a prendere un impegno serio sui temi ambientali, in particolare sulla rinuncia all’utilizzo dei combustibili fossili, carbone e petrolio su tutti.

Greenpeace ha inviato ai cinque candidati delle primarie del centrosinistra e ai leader degli altri partiti e movimenti una lettera con nove domande, chiedendo in risposta per ciascuna un secco sì o no. Allo stesso tempo ha invitato i cittadini a firmare l’appello di “Io non vi voto”: i politici che non si impegneranno a rispettare l’ambiente perderanno il voto dei sottoscrittori. Due soli giorni dopo il lancio della campagna, il counter dei voti è già arrivato sopra le 17.000 firme, e continua a crescere velocemente.

“Io non vi voto” non è una campagna astensionista, ci tiene a precisare Greenpeace, ed è una precisazione doverosa visto che la propensione al non-voto è già abbastanza forte nel Paese (basti pensare alla misera percentuale dei votanti nelle ultime elezioni siciliane). “Al contrario – scrive Greenpeace – chiediamo a tutti i leader politici e a chi si candida a governare il Paese impegni precisi per salvaguardare ambiente, salute, economia e occupazione”.

Le nove domande riguardano in primis l’abbandono dei carburanti fossili: è richiesto ai leader un impegno a non aprire nuove centrali a carbone e a chiudere quelle esistenti entro il 2030, a bloccare le trivellazioni in cerca di petrolio sulle nostre coste e a alzare le tasse alle compagnie petrolifere. Inoltre, i politici sono interrogati sulla loro disponibilità a rafforzare le politiche contro i gas serra e a semplificare la burocrazia per gli interventi su risparmio energetico e fonti rinnovabili. Un impegno particolare, poi, è richiesto sulla sostituzione dei vertici di Enel, con i quali Greenpeace sta portando avanti una battaglia feroce.

Fino ad ora hanno risposto, con nove sì, due dei candidati alle primarie del centrosinistra, Laura Puppato e Nichi Vendola. Anche Antonio Di Pietro ha risposto con nove sì. Gli altri candidati e leader politici non hanno ancora risposto: tra questi neanche Beppe Grillo, che però sul suo blog ha ospitato il lancio della campagna di Greenpeace (di fatto sostenendola).

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