Il global warming permette ai batteri, ai virus e ai funghi che causano le malattie di spostarsi e di sopravvivere in zone inconsuete e, di conseguenza, di attaccare organismi diversi dal solito. E’ quanto risulta da una ricerca realizzata dalla Università di Princeton e pubblicata sulla rivista Science nel 2002 (1). Secondo questa ipotesi, i salti di specie, come quello avvenuto nel caso dell’influenza messicana con il passaggio dai suini agli uomini, sono resi più probabili dal progressivo riscaldamento dell’atmosfera (2).
In passato, infatti, gli agenti patogeni erano naturalmente arginati dall’oscillazione stagionale del livello di mercurio. Con il surriscaldamento globale e il livellamento verso l’alto delle temperature, invece, nuove aree del pianeta e nuove vittime sono diventate appetibili. In un’intervista a cbsnews.com (3), uno dei responsabili della ricerca, Andrew Dobson, aveva spiegato: “Il global warming sta rendendo più facile la vita alle malattie infettive. Adesso scambiamo le malattie con molte diverse specie, e i rischi per l’uomo aumentano”. Secondo Drew Harvell, della Cornel University, “anche solo un paio di gradi di temperatura in più possono portare allo scoppio di nuove epidemie“.
I cambiamenti climatici permettono, inoltre, la migrazione di alcuni animali veicolo di malattie, come le zanzare e in generale gli insetti, che prima erano molto più stazionari, poiché non potevano sopravvivere a temperature più basse. Infezioni come la malaria e il dengue si stanno quindi propagando anche al di fuori del loro consueto ambito.
APPROFONDIMENTI
(1) “Climate Warming and Disease Risks for Terrestrial and Marine Biota”. Science Magazine. 21 June 2002
(2) “Warmer World will be a sicker world, say scientists”. Science Daily. 21 June 2002
(3) “Global Warming May Spread Diseases. Study: Pathogens Invade New Areas As Temperatures Rise”
Non so ma mi viene un dubbio ..oltre al calore come per la frebbe suina ed ora per il batterio Killer oltre che il calore questi batteri non potrebbero invece essere stati modificati dalle CONTINUE radiazioni nucleari prima di Chernobyl ed ora attualmente da quelle Giapponesi che anche se in basse percentuali stanno ogni GIORNO raggiungendo anche l’Europa Italia compresa? Un amodificazione genetica battereologiche dovute a queste radiazioni nucleari è possibile? Mi ricordo i filmati degli esperimenti nucleari FRANCESI nelle isole Polinesiane..Muroroa oltre a essere stata FUSA ..animali pesci etc..avevano modificato gli esseri viventi..ma la ricerca sui batteri di conseguenze nucleari?
Sapete dare qualche risposta..grazie.
Sergio Morando.