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Con la lavatrice Xeros il risparmio idrico è reale

di linda 13 marzo 2009

lavatrice-xeros

L’acqua è uno dei beni più preziosi della terra e la sua difesa deve essere una prerogativa per ognuno di noi. In tutto il mondo, infatti, l’uso di acqua è triplicato durante la seconda metà del secolo scorso e questa tendenza non accenna a cambiare. A questo proposito l’azienda inglese Xeros ha progettato una lavatrice che fa del risparmio idrico uno dei suoi punti di forza. Con l’utilizzo di una sola tazza di acqua e di un po’ di detergente promette di ottenere un bucato profumato e pulito alla stregua dei lavaggi normali, anche contro le macchie più difficili.

La tecnologia brevettata da Xeros Ltd è il risultato del lavoro svolto dai ricercatori dell’Università di Leeds che hanno cercato di ridurre la quantità di acqua consumata durante il lavaggio. Il segreto di questa futuristica lavatrice risiede in 20 chili di chip di plastica, delle dimensioni di circa mezzo centimetro l’uno e riciclabili fino a 100 volte, che assorbono lo sporco presente sui vestiti. I chip vanno approssimativamente cambiati ogni 6 mesi.

Ma il guadagno in termini idrici ed energetici è senza precedenti. Se si calcola che mediamente una lavatrice tradizionale necessita di circa 35 chili d’acqua per ogni chilo di vestiti, i 0,7 litri della lavatrice di Xeros rappresentano davvero un nonnulla. Senza contare, poi, il dispendio di energia elettrica per scaldare l’acqua delle lavatrici tradizionali. Con la washing machine della Xeros, il consumo di energia elettrica è pari al 2 per cento attuale. Questa lavatrice consente quindi di abbattere i propri consumi a livelli inimmaginabili fino a poco tempo fa. Ed il risparmio, oltre a livello ambientale, è anche economico.

Di fronte all’emergenza idrica che sta investendo il nostro pianeta, questa lavatrice britannica, se utilizzata per i lavaggi industriali, potrebbe essere il primo passo per affrontare concretamente il problema. La lavatrice Xeros è stata progettata dal Professor Stephen Burkinshaw e sarà commercializzata già nell’arco di quest’anno in Inghilterra.

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