La certificazione energetica degli appartamenti è obbligatoria in Italia? Sì e no. Più sì che no. Torniamo su questo argomento, dopo il post di luglio, perché la situazione è più confusa di quanto pensassimo, tanto da spingere Legambiente a chiedere al Governo una nuova normativa, che pulisca il campo da ogni dubbio e che risolva le controversie tra i vari Enti(1). Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza .
La legge 133 del 2008 ha abolito l’obbligo di allegare l’attestato di certificazione energetica agli atti di compravendita di singole unità immobiliari (appartamenti) e la relativa sanzione su base nazionale (che doveva prevedere la possibilità di annullare la transazione in caso di mancata presentazione dell’ACE). Per questa ragione, tra l’altro, la Comunità Europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia, rea di aver emanato una legge contraria a una precisa direttiva comunitaria(2).
A complicare le cose, però, ci si è messa la legge 311 del 2006, che doveva entrare in vigore a scaglioni, obbligando l’ACE per gli interi edifici superiori a 1000 mq (a partire dal 1 luglio 2007), per gli interi edifici inferiori a 1000 mq (dal 1 agosto 2008) e per gli appartamenti (dal 1 luglio 2009). Dunque dal luglio scorso sono in vigore due leggi contraddittorie. Il risultato è che il compratore dell’appartamento ha il diritto di fare richiesta dell’ACE prima della firma del contratto, ma non sono previste sanzioni nazionali per la sua mancata presentazione.
Inoltre, la normativa nazionale prevede che il meccanismo sia integrato dalle leggi regionali. Così, alcune Regioni hanno imposto le sanzioni cadute a livello nazionale: il Piemonte, ad esempio, ha previsto in caso di inadempienza sanzioni pecuniarie per il venditore, mentre Liguria e Lombardia hanno mantenuto la possibilità di rescissione unilaterale del contratto. Fatto sta che le Regioni non hanno né l’apparato, né gli strumenti per controllare la presenza dell’ACE al momento della stipula del contratto.
(1) Fonte: www.viviconstile.com, portale collegato a Legambiente
(2) Fonte: www.edilportale.it