Gli Stati Uniti puntano a un progetto di centrale a carbone completamente pulita. La notizia non è stata data dall’ultimo dei blog ambientalisti, ma dal New York Times: il progetto si chiama FutureGen, ed è una riedizione di un altro progetto, identico nei contenuti, lanciato dall’amministrazione Bush qualche anno fa. Il giornale spiega che il primo tentativo era naufragato in seguito alla decisione del Dipartimento di Energia di testare la nuova tecnologia in Illinois, uno stato democratico, invece che in Texas, dove Bush voleva fosse installata. Di conseguenza, la Casa Bianca aveva immediatamente tagliato i fondi e bloccato il progetto. A sei mesi dal suo insediamento, però, il Presidente Obama e il suo ministro per l’energia Steven Chu hanno deciso di farlo ripartire, sebbene consapevoli che il costo finale si aggirerà su cifre esorbitanti, nell’ordine di grandezza di miliardi di dollari.
Proprio in base a questa considerazione, il Times critica apertamente e anche piuttosto duramente la decisione del Presidente Obama. Con un investimento di questo tipo sarebbe possibile, infatti, riconvertire le centrali a carbone già in funzione in centrali di nuova generazione, capaci di produrre la stessa quantità di energia bruciando solo un terzo del carbone. Sebbene lavorando sulla vecchia tecnologia non possa portare al pareggio delle emissioni, è ben preferibile investire ingenti capitali per ottenere risultati comunque importanti subito, piuttosto che spenderli per un progetto fumoso e molto lontano. Soprattutto, sarebbe importantissimo in un Paese come gli Stati Uniti, dove praticamente nulla è stato fatto finora per ridurre le emissioni.
Come al solito staremo a vedere. Stavolta però notiamo che le parti si sono capovolte: al governo c’è il sognatore, che punta alla “soluzione perfetta” delle zero emissioni, mentre la società civile guarda ai risultati immediati. Chissà che questo capovolgimento di parti non sia salutare per il dibattito globale sull’ambiente…
Per poter fare una valutazione corretta sarebbe necessario conoscere i costi preventivati del progetto FuturGen rapportati con la produzione di energia attesa.
Direi che la strada più facilmente percorribile é quella della riconversione delle Centrali obsolete, anche perchè permette di ridurre in tempi brevi le emissioni di questi impianti. Occorre infatti ricordare che in mancanza di una legislazione prescrittiva, le vecchie centrali a carbone continuerebbero comunque ad immettere nell’ambiente alte quantità di sostanze inquinanti. Attendere i tempi lunghi correlati allo sviluppo della nuova tecnologia ad emissione zero, porterebbe ad un costante protrarsi delle attuali emissioni per parecchi anni.
La soluzione potrebbe essere quella di sviluppare un impianto sperimentale pilota ad emissione zero di piccole dimensioni e costi contenuti, mentre indirizzare la parte più sostanziale delle risorse alla revisione delle vecchie centrali ed ovviamente allo sviluppo delle nuove fonti rinnovabili.