Mentre i dati sono ancora provvisori, l’esito del referendum sembra ormai consolidato: il quorum è stato raggiunto e la consultazione è dunque valida per tutti e quattro i quesiti, i due sulla gestione e i profitti sull’acqua, quello sul nucleare e quello sul legittimo impedimento. Sul fatto che prevalgano i Sì dubbi non ce ne sono mai stati: dunque, i cittadini italiani hanno detto una volta per tutte basta al nucleare.
Ne hanno preso atto stamattina, rompendo in anticipo il silenzio elettorale e sollevando fondate polemiche, il premier Silvio Berlusconi e il Ministro dell’Interno Roberto Maroni. Berlusconi ha detto che il governo punterà sulle fonti rinnovabili: è una dichiarazione inedita e francamente poco credibile, visto l’atteggiamento tenuto fino ad ora dalla maggioranza parlamentare e dall’esecutivo.
Staremo a vedere. Oggi però è il giorno della festa, per i comitati promotori e per i tanti, tantissimi semplici cittadini che hanno scelto di impegnarsi su questioni così importanti, dalla tutela dell’ambiente alla difesa dell’acqua come bene pubblico alla battaglia per la legalità. Una vittoria difficilissima, se si pensa che da 16 anni i referendum abrogativi non raggiungevano il quorum, resa ancora più difficile dall’ostracismo dell’informazione televisiva filogovernativa. Una vittoria bellissima che profuma di democrazia.
Speriamo anche Bye bye Berlusconi!