I biocarburanti non sono la soluzione al problema dell’approvvigionamento di carburanti. Non possono sostituire i derivati dal petrolio, e un loro uso intensivo causerebbe conseguenze gravissime a livello umanitario, con il prezzo dei generi alimentari che schizzerebbe verso l’alto.
Questa tesi, già sostenuta in passato da pianeta.it, trova sostenitori sul web. E’ il caso di questo video, dall’atmosfera volutamente catastrofica, segnalatoci da EcoZoom.tv, nel quale gli autori fanno due semplici conti e dimostrano come l’alternativa dei biocarburanti non sia soltanto sbagliata, ma addirittura pericolosa.
Aumentare la produzione di biocarburanti, che mai e poi mai saranno comunque sufficiente a soddisfare il fabbisogno mondiale, vuol dire togliere aree coltivabili alla produzione di generi alimentari. Il calo dell’offerta, a fronte di una domanda che continuerà a salire seguendo la crescita demografica, porterebbe in alto i prezzi di grano, pasta, latte e altri alimenti basilari, mettendo a rischio milioni di persone. Come si chiedono gli autori del video, se coltivare colza per i motore fosse più vantaggioso che coltivare grano per il pane, potrebbe il mercato garantire la sussistenza dei milioni di persone che già oggi sono al limite della sopravvivenza?