Il futuro dei pannelli fotovoltaici è colorato ed è… alle finestre. Perderemo presto l’abitudine di vedere i pannelli di silicio coprire i tetti delle nostre case e ci abitueremo a un tocco di colore alle nostre finestre. Non si tratta di una semplice idea, ma di un’invenzione già tradotta in realtà, in particolare dai team di ricerca di due prestigiose università, la University of California (UCLA) e la Oxford University.
Del progetto californiano avevamo già parlato in un precedente post: gli scienziati di Los Angeles stanno perfezionando un polimero organico semi-trasparente applicabile con uno spray ai vetri già esistenti, in grado di assorbire soltanto i raggi infrarossi e di lasciar passare le altre frequenze di raggi luminosi. In questo modo il vetro, pur rimanendo quasi del tutto trasparente, può fare le veci di un pannello solare. I ricercatori stanno cercando di migliorare l’efficienza del sistema, che finora dicono essere intorno al 6%, contro il 11-12% dei pannelli tradizionali in silicio.
La seconda ricerca è condotta invece dall’Oxford Photovoltaics, un’appendice dell’Università di Oxford che si occupa proprio della ricerca sulle celle fotovoltaiche di nuova generazione. In questo caso, i ricercatori hanno preferito puntare sui vetri colorati: ciò consente di mantenere sufficientemente alta l’efficienza, addirittura intorno a un ottimo 11%, con l’obiettivo di arrivare in pochi anni fino al 20%. Anche i costi della nuova tecnologia dovrebbero essere estremamente competitivi: un vetro colorato fotovoltaico potrebbe costare soltanto il 10-15% in più di un vetro trasparente normale.
Le due tecnlogie hanno vantaggi indiscutibili rispetto ai pannelli tradizionali. In primo luogo, i nuovi materiali sono organici, largamente disponibili, non inquinanti né difficili da smaltire. Inoltre hanno un processo di costruzione molto più agile, senza bisogno di forni ad alta temperatura. Infine, i vetri colorati sono istallabili semplicemente sulle finestre degli edifici già esistenti, mentre i pannelli di silicio sono opachi e pesanti e possono essere montati soltanto sui tetti. Una volta entrati in commercio, i pannelli fotovoltaici di nuova generazione potrebbero davvero rivoluzionare il concetto di edilizia sostenibile, soprattutto perché sarebbero perfettamente integrabili con gli edifici già esistenti.
Questa utile invenzione “dovrebbe” essere divulgata ovunque e ogni Comune dovrebbe fare la sua parte per invogliare a cambiare le proprie finestre a Genova in particolare dove c’è il sole ma dove nei carruggi (vicoli ) il sole fa fatica ad arrivare e non tanto tempo fa si pensò di sistemare sugli antichi tetti della Superba degli specchi e la luce prodotta naturale convogliarla nei vicoli..ora si potrebbe estendere i raggi verso le finestre..Un altra era questa volta utile è alle porte.Ma non tutte le porte si vogliono aprire all’innovazione positiva con rispetto dell’ambiente vale per tutta Italia naturalmente.
sergio morando