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Arriva “Blade”, il flagello delle polveri sottili

di luca.pistolesi 23 marzo 2009

filtroblade

Blade”. Non è il titolo di un film sui vampiri, né il nome della spada sacra di un qualche guerriero medievale. È un filtro per automobili. Americano, ovviamente. È prodotto dalla società Sabertec di Austin, Texas, e sembra capace di fare miracoli. Destinato al mercato americano, in cui finora le restrizioni alle emissioni dei gas di scarico delle automobili sono state molto più blande che dalle nostre parti, Blade potrebbe, con un investimento congruo e con un po’ di fortuna, trainare il cambiamento di prospettiva degli americani sui gas di scarico della loro auto.

È un filtro pensato per essere applicato, potenzialmente, a tutte le autovetture, ed è in grado di ridurre le emissioni dei gas di scarico,  sia di CO2 che di polveri sottili, di circa il 70 per cento. Blade è acquistabile su internet, costa 200 dollari (circa 150 euro) e necessita di un cambio di filtro da venti dollari ogni 15 mila chilometri. A fronte di queste spese, comunque non inarrivabili, Blade garantisce a chi lo fa montare sulla propria auto un sensibile aumento dell’efficienza del motore.

Questo secondo benefico effetto di Blade, che fa decisamente gola al mercato americano molto più della promessa di una riduzione delle emissioni, è stato certificato dall’EPA, l’Ente statunitense per la protezione dell’ambiente. Da una serie di test condotti su auto che montavano Blade è risultato che il motore consumasse mediamente il 6 per cento in meno di carburante su un’auto di media cilindrata come l’Honda Civic, con punte del 12 per cento su auto di cilindrata più alta.

Infatti, Blade aumenta l’efficienza volumetrica del motore e riduce il tempo necessario per il raggiungimento della temperatura ottimale dell’impianto di scarico. Non possiamo che augurare a Blade e ai suoi produttori il massimo della fortuna: in un Paese, quello statunitense, in cui le dimensioni e le cilindrate delle auto sono mediamente enormi, e i consumi elevatissimi di conseguenza, la diffusione su larga scala di filtri ecologici sarebbe una vera e propria manna.

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