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Crollano le fabbriche: Mirandola, Medolla e Cavezzo in ginocchio

di luca.pistolesi 29 maggio 2012

Sono 15 in questo momento le vittime accertate delle nuove scosse di terremoto che hanno devastato la Bassa Emiliana. La prima scossa è arrivata poco dopo le 9 di questa mattina: un sisma di grado 5.8 Richter con epicentro nel triangolo Mirandola-Medolla-Cavezzo. Poi altre scosse lungo tutta la mattinata, le due più forti a cavallo delle 13, entrambe di grado superiore a 5.0.

Il bilancio finale delle vittime potrebbe salire ancora. Così come era avvenuto per la scossa del 20 maggio, con epicentro a Finale Emilia, i danni più gravi hanno riguardato le chiese, i monumenti, le abitazione antiche e soprattutto i capannoni industriali.

Dei 15 morti accertati, 6 sono a Medolla, la cittadina che per ora ha pagato il prezzo piu’ alto del sisma. Due persone sono morte sotto le macerie della fabbrica Bbg di San Giacomo Roncole, a Mirandola, in cui si conta anche un altro morto. Sono 3 le vittime a San Felice, nel crollo della azienda Meta. A Concordia si contano 2 morti e a Novi di Modena 1. Sono ancora in corso i soccorsi per altre 4 o 5 persone date per disperse.

La maggior parte delle vittime, ancora una volta, si conta dentro agli edifici industriali. Già qualche giorno fa, dopo la prima scossa, la nostra collaboratrice Linda era andata nella zona industriale di Mirandola e aveva assistito a uno spettacolo terrificante: capannoni di recente costruzione letteralmente sbriciolati, come testimonia la nostra fotogallery (immagini scattate prima delle scosse di oggi). Ci eravamo chiesti, in quel momento, cosa sarebbe successo se la scossa fosse arrivata in orario di lavoro. Ora abbiamo avuto la risposta e ci chiediamo: la tragedia di oggi poteva essere evitata?

Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha dichiarato in proposito: “Il crollo dei capannoni pone dei problemi di sicurezza sui criteri di costruzione. Sicuramente hanno tenuto conto delle norme sismiche ma su dati di rischio inferiore. Occorre aggiornare la mappa del rischio sismico e ale norme per costruire in sicurezza in quelle aree”.

I NUMERI UTILI PER L’EMERGENZA TERREMOTO IN EMILIA

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Una replica a “Crollano le fabbriche: Mirandola, Medolla e Cavezzo in ginocchio”

  1. Anonimo ha detto:

    LA SCOSSA AVVERTITA INTORNO ALLE ORE 13 SOPRATTUTTO NE COMUNE DI SAN POSSIDONIO, CON DANNI INGENTI, COMUNE DI CUI SI E’ PARLATO VERAMENTE POCO.