Circa la metà degli antibiotici venduti in Europa viene assunto da animali, per la grande maggioranza bestiame. Ora l’Europa vuole vederci chiaro, visto che i residui degli antibiotici rimangono nella carne e finiscono nei nostri piatti. La proposta di risoluzione su questa questione è stata avanzata da Paolo De Castro, europarlamentare del Pd, presso la Commissione Agricoltura e sviluppo rurale.
L’assunzione continua di antibiotici sviluppa resistenza dell’organismo ai loro effetti, e può rendere inutili dunque le cure quando necessarie, con un conseguente serio pericolo per la salute umana. Per lo stesso motivo per cui è opportuno non ricorrere agli antibiotici quando non è strettamente necessario, l’UE sta valutando di porre dei limiti al loro utilizzo per fini veterinari.
Molto spesso infatti gli antibiotici vengono somministrati ad animali sani, con lo scopo di prevenire malattie o di favorirne la crescita. Per ora la Commissione Agricoltura ha stilato alcune proposte, in vista di una possibile, ma comunque lontana, votazione in aula:
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Una corretta raccolta e analisi dei dati relativi alla vendita di antibiotici per uso veterinario.
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Più ricerca sulle alternative esistenti all’uso di antibiotici negli allevamenti, ad esempio “vaccinazioni, miglioramento genetico della resistenza, biosicurezza”.
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Monitoraggio sistematico “della resistenza antimicrobica sia negli animali destinati alla produzione … che in quelli da compagnia”.
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“Una migliore formazione e informazione dei veterinari e degli agricoltori”.
Fonte: www.europarl.europa.eu.
Mi domando se una assunzione di questa carne ricca di antibiotici possa provocare in alcuni soggetti particolari
una colite pseudomembranosa a volte mortale, per un aumento di patogenicità del “clostridium difficilis “.
Questo è quanto è accaduto probabilmente ad un mio amico che vive a San Diego in California e salvatosi per miracolo.
Lo sanno BENE quasi tutti i veterinari che nei vari allevamenti suini ecc.vengono somministrati da NON pochi allevatori e dipendenti delle aziende (su ordine dei datori di lavoro)codesti somministrano gli antibiotici SENZA chiamare i medici veterinari perché semplicemente costano..
Sergio Morando