E’ cominciata a Cancun la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP16). Si tratta dell’atto conclusivo di un percorso costruito sulle ceneri della precendete conferenza di Copenhagen (COP15), svoltasi un anno fa.
Visto lo scotto terribile dell’esperienza danese, gli obiettivi di questa conferenza sono estremamente più ridotti. L’anno scorso si è tentato di trovare un accordo globale sulla riduzione delle emissioni di CO2, vincolante per tutti i Paesi. Il risultato fu un disastro totale: ciascuno stato fu lasciato nella possibilità di decidere quanto e come ridurre le proprie emissioni.
A Cancun, il tetto delle emissioni è un argomento off topic, anche se l’Unione Europea continua a considerarlo l’inevitabile approdo finale del processo. Proprio l’UE è rimasta ormai la sola protagonista di primo piano a rivendicare un ruolo da pioniere nell’abbattimento delle emissioni. Secondo quanto affermato dalla European Environment Agency, l’Europa ha già raggiunto una riduzione del 17% delle emissioni di CO2 sui livelli del 1990, e prevede di continuare con questo trend positivo. Purtroppo però, le emissioni prodotte nel vecchio continente sono soltanto il 14% di quelle globali: ciò vuol dire che gli sforzi europei potrebbero essere vani, ancorché apprezzabili.
Il vero problema della Conferenza di Cancun, oltre che quello di arrivare dopo un disastro (Copenhagen) che nessuno vuole ripetere, è il generale disinteresse, che permetterà ai governi di disertare la conferenza e di mandare rappresentanti di basso profilo, senza alcuna possibilità che questi prendano decisioni. Inoltre, il fronte ambientalista potrebbe aver perso colui che, alla vigilia di Copenhagen, era considerato il proprio leader: Obama, infatti, dopo aver perso malamente le elezioni di medio termine, ci penserà due volte prima di esporsi nuovamente su un tema, quello ambientale, controverso e a rischio di sconfitta.
Inutile e in sordina, ma intanto la Cina ha sorpreso tutti con la sua apertura.
http://it.euronews.net/2010/12/07/apertura-della-cina-a-cancun-su-target-co2/