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Marea nera inarrestabile, la BP chiede aiuto sul web

di Giovanni 11 maggio 2010
Img deephorizonresponse.com

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Nessuno sa più come fermare la fuoriuscita di petrolio nelle acque del Golfo del Messico. E’ infatti fallito il primo tentativo di porre una cappa contenitiva di cemento e acciaio. La Bp, che ha fatto sapere di aver già speso 350 milioni di dollari nei tentativi di contenere e fermare la perdita, ha fatto sapere che tenterà di nuovo, nei prossimi giorni con un’altra  cappa, probabilmente più piccola.

Tuttavia prevale il pessimismo sulla riuscita dell’operazione, tanto che la BP sta valutando altre ipotesi d’intervento. Alcune sono già sul tavolo: la prima consisterebbe nel costruire un grande “tappo” di gomma e altri materiali da calare in profondità e applicare sulla falla per fermare il greggio. La seconda prevede invece di inviare ad alta pressione sulla falla un cumulo di rifiuti (pneumatici tritati, palline da golf…). Nel frattempo, la Polizia della Florida ha consigliato di rovesciare in corrispondenza della perdita delle balle di fieno: in questo modo non s’impedirebbe la fuoriuscita, ma sarebbe molto più facile ripulire l’acqua, visto che l’olio si attaccherebbe al fieno.

La sensazione, putroppo, è che si stia raschiando il fondo del barile delle idee per fermare la perdita: prova ne è il fatto che la stessa BP ha aperto un blog per raccogliere pareri e sostegno direttamente dai cittadini.

Fonte: corriere.it.

116 risposte a “Marea nera inarrestabile, la BP chiede aiuto sul web”

  1. Giuseppe di Augusta ha detto:

    Ho letto tutte le varie osservazioni effettuate in questo blog pertanto penso che nessuna di queste osservazioni è stata imbroccata nel modo giusto e non mi meraviglierei se i tecnici della BP non avessero anche loro sbagliato l’approccio del problema. Tutti i suggerimenti che ho letto sono incentrati sul tentativo di bloccare il petrolio che fuoriesce dal pozzo trivellato. Io penso dalle poche nozioni che ho in merito (sono stato un tecnico della raffinazione del petrolio ed ho avuto qualche nozione in merito alla formazione del petrolio e della sua natura) pertanto penso che al momento della trivellazione quando il petrolio è stato scoperto la pressione dentro il pozzo doveva essere inferiore alla pressione sul fondo della base del pozzo e per estrarre il petrolio si sia dovuto immettere acqua dentro il pozzo in modo controllato. Ora alla situaziojne attuale l’acqua entra in modo incontrollato dentro il pozzo che ha raggiunto praticamente la stessa pressione del fondo, anzi molto di + se si considera la colonna d’acqua che grava fino alla profondità del pozzo. Pertanto penso che il petrolio fuoriesce per differenza di densità come succede se si immerge una bottiglia di petrolio piena senza tappo con il tappo rivolto verso l’alto in una vasca di acqua, dopo poco tempo l’acqua prende il posto del petrolio che te lo trovi in superficie. La riprova di quello che penso potrebbe essere confermata dalla visione del video mostrato su youtube dove si evidenzia che del petrolio si vede fuoriuscire dalla superficie del fondo marino nei pressi del pozzo trivellato, questo perchè succede? Perchè il pozzo, è pieno d’acqua sulla parte bassa che spinge il petrolio a pressione sul cielo del pozzo e trovando qualche fessura sulla roccia trova lo spazio per fuoriuscire per differenza di densità. Pertanto penso che gli sforzi che si devono fare sono per impedire l’entrata dell’acqua dentro il pozzo che potrebbe essere molto + semplice perchè aiutati dalla pressione sul fondo marino che applicando un tappo potrebbe sigillare il pozzo. Tali comunicazioni le ho già esternate giorno 3 e giorno 8 giugno al sito ufficiale della BP.

  2. claudio ha detto:

    penso che la soluzione è da inserire come un catetere vescicale,cioè una lunghissima tubazione con la parte anteriore forata che viene introdotta nel foro dove esce il petrolio. una volta introdotta si gonfia il palloncino alle pareti del canale e all’interno del tubo si recupera il greggio. grazie

  3. Giacomo ha detto:

    Per valutare se esistono delle possibilità, che sicuramente esistono, o bisogno di alcune informazioni tecniche.
    Solo dopo potrei esprimere un parere

  4. Davide ha detto:

    Sono del parere che le persone che stanno tentando di contenere tale fuoriuscita non siano degli stupidi. Sarebbe meglio se si conoscessero le problematiche del sito(pressione, velocità di efflusso, temperature di uscita e durante la risalita, etc), conoscere i tentativi che sono andati deserti e perchè, per poi tentare, in base a quanto appreso, una ipotesi potenziale di riuscita. Se necessita, sono e siamo un gruppo di ingegneri disposti a collabborare per trovare una soluzione possibile e potenzialmente valida.

  5. angelo ha detto:

    come già dicevo, si potrebbe far perdere la forza della pressione del fuoriuscito del gregge creando intorno alla vena altri pozzi per poter agire su quella rotta , e poi far esplodere del tritolo in modo tale che la terra stessa vada a chiudere la perdita ( per i danni? , meglio dell’inquinamentoi che si stà avendo e si avrà se nn si agisce in fretta)

  6. Michele ha detto:

    Una soluzione pottrebbe essere:

    inserire uno o più dispositivi a forma di ombrello, che al momento dell’inserimento, per effetto della pressione si allarga impedendo la fuoriuscita di greggio.

  7. Michele ha detto:

    Oppure inserire uno o più dispositivi uguali, che con la pressione giri e si allarghi e andra’ a fare pressione nel tubo del pozzo.

  8. claudio ha detto:

    come dicevo su di un precedente messaggio , se si vuole tappare definitivamente la falla, bisognerà introdurre un bel palloncino che una volta all’interno viene gonfiato per bloccare la fuoriuscita del greggio.e poi si può procedere con tranquillita al posizionamento di cementi armati o cose varie.grazie

  9. giuliano lombardi ha detto:

    ho assistito alla soluzione inefficace di tappare la fuoriuscita di greggio con una campana a chiusura rapida. L’errore evidente è stato quello di tentare di chiudere bruscamente la tubazione nel tentativo di far defluire il greggio da una tubazione convogliata.
    La mia idea è quella di alloggiare la medesima campana ma aperta superiormente a cono. La campana deve essere adeguatamente coibentata. Sulla bocca di uscita convogliata bisognerebbe inserire una turbina che aziona in linea un compressore frigorifero rotativo di adeguata potenza. L’energia di spinta di fuoriuscita del greggio aziona la turbina che a sua volta trasmette il lavoro meccanico di rotazione al compressore. Il condensatore deve essere ancorato esternamente alla campana (il calore di condensazione essere impegato a scaldare la tubazione secondaria di sfogo e così evitare la cristallizzazione del petrolio) e all’interno della campana deve essere sviluppato l’evaporatore. La temperatura dell’acqua ad una profondità di 1500 m è di c.a. 2 °C e anche se l’acqua è salata, non occorre troppo tempo per riuscire a congelare la campana e contestualmente si va ad aprire la valvola di sfogo con lo stesso principio che si voleva adottare per far defluire in superficie con flusso controllato il greggio.
    per. ind. Lombardi

  10. LUCA ha detto:

    UN TAPPO DI SUGHERO INGABBIATO SI ADATTA A TUTTO RESISTE AL’ACQUA E AL FUOCO

  11. ROBERTO ha detto:

    Se il fondo è sabbioso calare intorno alla fuoriuscita di petrolio
    un tubo in acciaio di diametro da stabilire, con la sezione del fondo
    sagomata a taglio in modo che il peso lo faccia penetrare per un certa profondità nel fondo,poi calare sul tubo un coperchio conico con la punta in basso,in modo che si possa centrare al tubo e lo sigilli ai lati. al centro del coperchio una presa per l’aspirazione.
    In seguito puo essere eventualmente riempito di cemento il coperchio.

  12. VITTORIO ha detto:

    TENENDO CONTO SEMPRE DELLE VARIE PRESSIONI ,SPINTE VERSO L’ALTO
    DEL PETROLIO,SI POTREBBE PROVARE CON UN OMBRELLO ROVESCIATO IN ACCIAIO PER PROVARE A TAPPARE LA FUORIUSCITA DI PETROLIO.
    L’OMBRELLO DEVE ENTRARE CHIUSO E APPENA ENTRATO SI DEVE APRIRE CHIUDENDO IL DIAMETRO INTERESSATO , COLLEGATO ALL’OMBRELLO DEVE ESSERCI UN TUBO E UNA VALVOLA DI SICUREZZA IN GRADO DI FERMARE LA FUORIUSCITA.

  13. pietro ha detto:

    Tentare nuovamente calando in mare la campana di acciaio e cemento, ma questa volta con un particolare in più. La galleggiabilità della campana a quella profondità si è mostrata superiore a quelle che si aspettavano i tecnici che l’avevano solo collaudata a profondità relativamente basse,quindi il petrolio foriusciva dalla base della campana che non aveva sufficente peso e stabilità per controbbattere la pressione del petrolio. Questa volta basterebbe ancorare saldamente al fondale, alla base della condotta(intorno alla condotta)una piattaforma megnetica o elettromagnetica molto potente. Successivamente sarebbe sufficiente calarci al di sopra la campana che ne verrebbe fortemente attratta alla base, sconfiggendo così le varie problematiche che impediscono alla campana di ancorarsi al fondale. Tra la base della campana e la superfice di appoggio della piattaforma magnetica ci piazzerei materiali simili a guarnizioni atte a tamponare ed arginare eventuali fuoriuscite di greggio.

  14. il 3millennio ha detto:

    il 3millennio; vi avevo detto che non funzionava il tappo!!!! ora avete detto che state a 3miliardi di spese, se mi sono fatto avanti un perche ci sara!! come vi o sempre detto o siete arrivati al mio link ,non e che solo la falda so risolvere ma so risolvere anche il probblema piu serio che riguardano i probblemi del mondo.(il vero fatto e che io … Mostra tuttoso risollvere tutti i probblemi non mi fanno paura.oggi per risolvere i probblemi non ci vogliono piu i soldi, ci vuole fiducia e tecnica, oggi contano le parole create e capirne il significato(state dicendo cosa sta dicendo , questo e il parlare del futuro, dove ce vita e serenita e voi non lo volete capire!!)
    comunque vada scrivetevi la data di oggi 19 luglio dinuovo la perdita un’altro fallimento della bp,contemporaneamente il 3millennio a proposto ripristino della falda !!!! ora tocca a voi e chi e responzabbili della pag.
    IL PROBBLEMA FALDA NEL GOLFO DEL MESSICO , DA PARTE DEL 3MILLENNIO E RISOLTO,CON GARANZIA DEL 100% DI SUCCESSO

  15. massimoberni ha detto:

    la tecnica che si dovrebbe usare e’ quella usata per le vene pero’ al contrario .
    mi spiego meglio costruire una canula con all’interno un pallone ,questa canula deve essere spinta in profondita’ dentro il tubo baipassando la valvola . una volta giunta in profondita’ tramite la canula si inietta dell’aria compressa che fara’ dilatare il pallone e cosi’ si fermera’ la fuoriuscita del petrolio . a questo punto ottenuto il plocco del petrolio si potra’ tentare di prolungare i tubi e montare una nuova valvola per la riapertura del pozzo. spero di essere stato abbastanza chiaro comunque sono disposto a farvi dei disegni grazie

  16. andrea gregori ha detto:

    1-SUGGERIMENTO.Costruire una piramide superiore alla grandezza dell’ apparecchiatura di sicurezza nel fondo del mare con tubi vuoti e forati in diverse parti.Con un attacco,collegare quattro tubi flessibili nei quattro angoli della piramide facendo in modo di farla scendere con quattro guide linee.Appoggiata sul fondo del mare pompare malta di cemento facendola fuoriuscire dai tubi forati. 2-SUGGERIMENTO.Se fallito il primo,costruire una piramide piu piccola della prima nello stesso modo,appoggiandola sopra l altra e pompando cemento nello stesso modo di prima si formera’ una gettata di cemento